Adoriamo il pane con le olive, ma non lo mangiamo spesso.
Così, quando ho trovato la ricetta di Benedetta Parodi, ho pensato di cimentarmi.
La prima volta ho usato la metà delle dosi perchè non sono una grande preparatrice di pane: di solito non lievita, diventa un sasso e per evitare congestioni agli eroici famigliari, li faccio sparire nel cestino della spazzatura il prima possibile. Il primo esperimento non è andato malaccio, ma li ho cotti troppo poco.
La seconda volta avevano un aspetto migliore e anche il sapore non era male. Solo che li ho dimenticati nell'armadietto e adesso non vanno bene neanche da tirare alle anatre nel laghetto del parco.
Comunque.
Ecco gli ingredienti:
500g di farina;
1 panetto di lievito di birra;
6 cucchiai di olio;
1 pizzico di zucchero;
1 pizzico di sale;
Acqua calda;
150g di olive taggiasche - io ho usato quelle verdi denocciolate -.
Occorrente:
1 ciotola capiente;
1 piano di lavoro;
1 coltello;
1 asciugamano.
Denocciolate le olive e tagliatele grossolanamente, lasciandone anche qualcuna intera.
In una ciotolate mettete la farina, il lievito sbriciolato, sale, olio e zucchero. Mescolate e aggiungete l'acqua calda poco per volta. Impastate per bene e aggiungete le olive.
Impastate ancora un po' per suddividere le olive in modo omogeneo nell'impasto.
Fate lievitare coperto da uno straccio per qualche ora.
Ricavate delle palline dall'impasto lievitato e infornate a 200° per circa una ventina di minuti.
L'abbinamento: panini alle olive e "About a boy", da vedere per sapere cosa potrebbe succedere a un'anatra in caso decideste di tirarle un panino alle olive ormai secco.
Nonostante la forma sia leggermente indefinita e l'aspetto evochi sensazioni di croccante anzichè di morbidezza va detto che sono molto invitanti.
RispondiEliminaGrazie Roberto! Avevo dato una forma a ciabattina, ma in cottura l'effetto si è un po' perso. In realtà all'inizio erano piuttosto morbidi, ma non si sono conservati così per molto tempo. La prossima volta li farò cuocere qualche minuto in più per farli dorare un po'.
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